lunedì 22 marzo 2010

il nervo femorale

Il nervo femorale è costituito da fibre nervose provenienti dalle radici lombari L2, L3, L4. A livello dell’inguine decorre sotto il legamento inguinale, per passare nel triangolo di Scarpa lateralmente all’arteria femorale, dove si divide nelle due branche anteriore e posteriore da cui originano i suoi rami terminali.
La branca anteriore fornisce:
· rami muscolari, per i muscoli pettineo e sartorio;
· rami cutanei, che prendono il nome di muscolo cutaneo laterale e mediale.
La branca posteriore fornisce:
· rami muscolari, per il muscolo quadricipite femorale;
· rami articolari, per l’anca e il ginocchio;
· ramo cutaneo o nervo safeno.

Fig - Rappresentazione schematica del nervo femorale
Dopo aver aperto il foglietto superficiale dell’aponeurosi crurale (femorale) e liberato il muscolo sartorio, sotto il suo bordo interno si può liberare il nervo femorale. Qui è già diviso in numerosi rami muscolari, sensitivi e misti. Tra questi ultimi il nervo safeno che accompagna i vasi femorali nel canale di Hunter. Ne esce più in basso dall’orifizio anteriore e segue dopo la grande vena safena fino all’alluce. Da notare che a questo livello il nervo femorale è contenuto in una guaina aponeurotica bene distinta da quella dei vasi femorali. Questi sono visibili dopo apertura della loro guaina e l’arteria è più esterna e superficiale della vena. Il blocco del nervo femorale in associazione con un blocco del nervo sciatico è indicato nella chirurgia dell’arto inferiore, in particolare del ginocchio. Permette la posa di un catetere di analgesia loco-regionale post operatorio. Il paziente è in decubito dorsale evitando una eccessiva rotazione esterna. Il punto di iniezione si situa sotto la linea demarcante la piega inguinale, 1 cm all’esterno dell’arteria femorale. La direzione dell’ago è parallela a quella dell’arteria a 45° rispetto alla pelle. Una risposta del muscolo vasto interno deve fare orientare l’ago più lateralmente, mentre una risposta del muscolo sartorio deve fare orientare l’ago più medialmente. In caso di dubbio, meglio orientare l’ago più lateralmente in modo da allontanarsi dall’arteria. In questo caso se la clonia scompare essa corrisponde probabilmente al muscolo sartorio. La corretta risposta motrice è quella del muscolo quadricipite che produce una elevazione della rotula. Una volta ottenuta la mioclonia corretta si affina la posizione dell’ago per ottenere una risposta di buona qualità con una stimolazione di 50 nC. La chirurgia dell’anca è associata ai blocchi del nervo cutaneo laterale della coscia e del nervo sciatico. La chirurgia del ginocchio è associata ad un blocco del nervo sciatico. La chirurgia della gamba e della caviglia è associata ad un blocco del nervo sciatico. Si effettua un’analgesia post operatoria. La posizione del paziente è in decubito dorsale, nella piega inguinale (punto di flessione della coscia) o più in basso per l’inserimento di un catetere, 1 cm all’esterno dell’arteria femorale. La direzione dell’ago è a 30° e a 45° parallelamente all’arteria femorale. Bisogna percepire la perdita di resistenza al passaggio della fascia iliaca. La risposta motrice ricercata è il sollevamento della rotula per il nervo femorale (muscolo quadrucipite). Le risposte motrici non ricercate sono riorientare medialmente il muscolo sartorio e riorientare lateralmente il muscolo vasto interno. Una complicanza è l’iniezione intravascolare. I materiali usati sono un neurostimolatore, un ago da neurostimolazione a bisello corto di 50 mm e 30 mL di soluzione di anestetico locale.

Fig - Materiali usati nel blocco del nervo femorale

Gianfranco Martinelli - "Anestesia loco regionale in ortopedia dell’arto inferiore" m. 547.062, Farm., A.A. 2005/2006, R: G. Monticelli.

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